Il confronto politico a Barcellona Pozzo di Gotto si è concentrato soprattutto della decisione dell’amministrazione comunale di sospendere il servizio di mensa scolastica centralizzata, affidando ai genitori il compito di individuare un fornitore privato per garantire i pasti agli alunni che effettuano il rientro pomeridiano.
I gruppi di opposizione hanno contestato la scelta, chiedendo un consiglio comunale straordinario, che però è stato disertato da tutti i componenti della formazioni politiche che sostengono la maggioranza. Per illustrare le ragioni dell’opposizione abbiamo raccolto nel video seguente le dichiarazioni del consigliere comunale del PD, David Bongiovanni.
La posizione dell’amministrazione comunale
In una nota pubblicata sulla pagina istituzionale del Comune, dopo il consiglio straordinario richiesto sul tema dall’opposizione e disertato dai gruppi di maggioranza, l’assessore alla Pubblica Istruzione Viviana Dottore ha ribadito che le nuove modalità del servizio di mensa scolastica sono pienamente condivise dai dirigenti scolastici e che costituiscono una soluzione temporanea in vista di successive valutazioni alla luce anche di un ampio confronto con le parti sociali e sindacali. “Si evidenzia come l’autogestione comporterà un notevole risparmio per le casse comunali. La mensa autogestita in questa fase temporanea consentirà un ritorno per i fornitori e l’economia locale ed una libertà di scelta del menù per le famiglie, che non avranno alcun aggravio di spesa, dal momento che i rimborsi resteranno gli stessi. Allo stato attuale i costi di un nuovo appalto per la gestione del servizio avrebbero superato i 330 mila euro, tenute in considerazione tutte le voci di spesa relative al capitolo mensa scolastica (cibo, mezzi, personale, energia elettrica etc). Al momento però, stante la situazione finanziaria ereditata ed il fatto che l’intero ammontare dei 200 mila euro stanziati per la mensa nel 2024 sono già stati utilizzati per il periodo gennaio-maggio, non c’è copertura finanziaria. La possibilità di adottare temporaneamente la modalità di autogestione, comporterà un importante risparmio per le casse del Comune di Barcellona Pozzo di Gotto. Infatti il costo complessivo della mensa autogestita nei periodi ottobre-dicembre 2024 e gennaio-maggio 2025 sarebbe di 125 mila con un risparmio di circa 200 mila euro rispetto ai 330 mila euro di un nuovo appalto che, allo stato non è possibile, stante la mancanza di disponibilità finanziaria. L’amministrazione comunale, superata questa contingenza, sta già valutando modalità di gestione diretta del servizio anche attraverso la predisposizione di un progetto che attinga a risorse europee ed a tal fine c’è disponibilità al confronto sulle questioni relative al personale, ai lavoratori finora impegnati nel servizio centralizzato ed a soluzioni a lungo termine”.