Rivolta in Venezuela contro la rielezione di Maduro, arrestata una donna cinquantenne, di origine messinesi

- Cronaca

Rita Capriti, questo il nome della donna, è nata a Maracay da genitori emigrati a Mirto, in provincia di Messina, è stata fermata dopo l’elezione del Presidente Maduro con l’accusa di “Istigazione all’odio”. Questo è quello che riporta il partito di opposizione Primero Justicia di cui Capriti è vicepresidente nello stato di Aragua.

É stata prelevata dalle autorità locali nella notte tra l’1 e il 2 agosto e da allora è detenuta presso il CICPC di Caña de Azucar, a Maracay.

La deputata regionale di Forza Italia, Bernardette Grasso, nonché sindaco di Capri Leone ha prontamente informato il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani. 

“Il Ministro mi ha assicurato la sua piena solidarietà a Rita e alla sua famiglia, garantendo che il Governo Italiano si attiverà con tutte le risorse diplomatiche a disposizione. Inoltre, la Console onoraria ha chiesto e tentato più volte di incontrare la connazionale ed è in attesa dell’autorizzazione. Sia gli uffici ministeriali che l’ambasciata e il consolato sono in contatto con i figli e daranno aggiornamenti costanti”, ha dichiarato Bernardette Grasso.

La deputata sottolinea inoltre l’importanza di tutelare i diritti fondamentali dei cittadini italiani all’estero. “Continuerò a seguire personalmente questa vicenda, in stretta collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri”, ha concluso Grasso.

Anche il sindaco di Mirto, Maurizio Zingales, ribadisce “piena solidarietà alla prigioniera e vicinanza alla famiglia. Da primo cittadino di Mirto e componente dell’assemblea nazionale del Pd, mi attiverò affinché ci possa essere un epilogo positivo in favore di Rita Capriti”.

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