L’associazione Genius Loci, insieme al network delle associazioni culturali, rilancia il progetto di Barcellona Pozzo di Gotto come città dell’arte contemporanea, attraverso anche la creazione di uno spazio museale che valorizzi le tante realità presenti sul territorio comunale.
Il riferimento è a beni culturali “contemporanei” come il Museo Epicentro, il Monumento a Sebastiano Genovese, il Seme d’Arancia di Emilio Isgrò, il Giardino di Proserpina, il Monumento ai Caduti, il Museo Didattico dei Maestri incisori della Foscolo, l’Oasi del Longano, il Nuovo Teatro Mandanici, l’Ex Centrale del Latte, l’Ex Pescheria, il Cinema Corallo, l’Arena Montecroci Michele Stilo ed il Palasport Nino Alberti.
“I siti culturali siciliani, nei primi sei mesi di quest’anno – scrive il presidente della Genius Loci Bernardo Dell’Aglio – sono stati visitati da oltre due milioni di persone, superando di molto i dati dello stesso periodo del 2023. La Sicilia quindi ha una vocazione turistica fortemente attrattiva non solo per il mare, il sole e la granita, ma anche per la presenza di tanti beni culturali. Una premessa che ci spinge ad alcune considerazioni. Da tanto tempo la nostra città non riesce più ad intercettare nessun flusso turistico, né culturale, né di transito. Eppure abbiamo beni del Seicento e del Settecento, aree archeologiche, cripte nascoste in Piazza San Sebastiano, quartieri storici ecc. Abbiamo un’invidiabile posizione orografica tra il mare e la zona collinare di Gala, Cannistrà e San Paolo, i Musei Epicentro e il Parco Museo Jalari, i suggestivi borghi di Castroreale, Montalbano, Novara. Manca in città, lo ripetiamo inascoltati da anni, un luogo di “raccordo centrale”, un “Museo di Storia Urbana” che metta insieme tutto il “bene comune”. Un Museo che mostri al visitatore questo panorama di beni culturali in maniera organizzata, con brochure, stampe, itinerari urbani ed extraurbani. Un Info Point per porgere informazioni e per intercettare flussi turistici o scolastici e farlo diventare un punto di partenza per visite guidate di percorsi esplorativi e condivisi sul territorio”.
La Genius Loci ha ricordato come nei primi due anni dell’attuale Amministrazione comunale era stato avviato il progetto di un “Museo Urbano temporaneo” nel Villino Liberty proprio con queste finalità. “Una progettualità – racconta Dell’Aglio – che si è arenata per l’assenza di una “visione di servizio e di pubblica utilità” del progetto. Il monastero settecentesco dei Basiliani, con la sua riqualificazione in atto, merito dell’Amministrazione Calabrò, avviata dopo anni di abbandono del bene, certamente darà un grande contributo. Ma non basta! Noi pensiamo ad un luogo centrale, come il Villino Liberty di via Roma, che testimoni la realtà dei nostri beni culturali “storici” perché rappresentano una grande opportunità turistica e di crescita per tutti, attività commerciali comprese! Ricordiamo alcuni dei beni culturali “storici”: Centro archeologico Monte S. Onofrio (Acquaficara), Cuba bizantina (S. Antonio), resti del Monastero Basiliano di Gala, Tempio e Grotta di Santa Venera, Torre Cantone, Auditorium San Vito, Santuario del Carmine, Duomo di Santa Maria Assunta, Chiesa Gesù e Maria, Chiesa e Convento di Sant’Antonio di Padova, Chiesa di San Giovanni Battista, Chiesa e convento dei Basiliani, Ex Monte di Pietà, vicoli storici, vecchio ospedale Cutroni Zodda, Villa Foti-Arcodaci, Basilica di San Sebastiano”.