Negli ultimi tempi abbiamo assistito a Barcellona alla chiusura di due luoghi storici di aggregazione socio-culturale.
Unione Operaia di Mutua Assistenza

Alla fine del 2022 si sono abbassate per sempre le saracinesche dell’Unione Operaia di Mutua Assistenza, in via Garibaldi. Questa associazione era nata nel 1958, in “alternativa” alla Società Operaia di Mutuo Soccorso (nata nel 1862), ancor oggi operante nei locali poco distanti. Scompare così un altro pezzo della Barcellona antica.
Le due associazioni operaie, luogo di incontro di tantissimi operai, ma non solo, sono state promotrici anche in anni recenti di attività culturali aperte alla città. L’Unione Operaia già negli anni Sessanta organizzò una scuola di disegno, pittura e scultura, con gli insegnanti Giovanni Biondo, Iris Isgrò e Santi Valenti. Una scuola più “progressista” rispetto alla coeva scuola di disegno della Società Operaia, più orientata invece verso l’arte legata alla tradizione. I dipinti realizzati in quella scuola, dove si formarono pittoricamente, tra gli altri, Pietro Genovese e Sebastiano Raimondo, erano stati esposti in una mostra permanente proprio nei locali dell’Unione oggi chiusi. Si spera che tutta la documentazione custodita al suo interno non sia andata dispersa.
Corda Fratres
Nel mese di ottobre di quest’anno ha chiuso anche la Corda Fratres, l’associazione più longeva e per tanti tempi più attiva della città, fondata a Barcellona Pozzo di Gotto il 23 giugno del 1944.
In Italia era rimasta l’unica testimonianza di una storia gloriosa che iniziò il 15 novembre del 1898, quando circa tremila giovani di tutto il mondo si ritrovarono a Torino, dando vita alla “Federazione internazionale degli studenti”, nel rispetto degli ideali allora imperanti della rivoluzione francese.

Nel 2018, dopo una fase nella quale non si svolgevano più attività pubbliche ma solo incontri di conversazione con i soci, ebbe una ripresa con l’organizzazione di parecchi eventi culturali. Tutto sembrava procedere bene, ma poi arrivò il virus, il Covid 19, che costrinse anche la Corda a chiudere temporaneamente la sede.
Nel frattempo i soci diminuirono, molti lasciarono la vita terrena, le spese di affitto della grande sede di via Dante Alighieri, diventarono proibitive. Si decise di prendere in affitto una sede più piccola, più calibrata sul numero dei soci rimasti, in via Alessandro Volta.
Il trasferimento avvenne nel mese di maggio 2021 e contestualmente si dovettero dismettere circa 1500 volumi della sua biblioteca, cedendoli gratuitamente alla Biblioteca Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto, e altri circa 100 volumi alla Biblioteca del locale Liceo Classico Luigi Valli. Nella nuova sede rimasero circa 600 volumi del “fondo antico”, prevalentemente degli anni Quaranta, Cinquanta e Sessanta, comprendenti libri di medicina del giovane studente di medicina Ettore Maiorana (Barcellona Pozzo di Gotto 1924-1948), scomparso prematuramente, ed altre opere quali una raccolta rilegata del settimanale “Tempo”, libri di narrativa e saggistica italiana e straniera, e circa 300 volumi più recenti. I soci frequentatori però divennero sempre meno, e si arrivò così alla sofferta decisione di chiudere ad ottobre definitivamente la Corda Fratres. Tutto l’archivio con documenti e foto delle attività del sodalizio è stato trasferito presso il Museo Etnostorico Nello Cassata, dove è stato allestito uno spazio apposito.
Marcello Crinò
(Foto Marcello Crinò)