L’assistenza sanitaria nell’area tirrenica della provincia di Messina rischia di essere ulteriormente penalizzata con la paventata chiusura anche a Milazzo del reparto di Ostetricia per mancanza di medici.
Questa mattina il sindaco Pippo Midili ha incontrato a Messina il direttore facente funzioni dell’Asp, Domenico Sindoni per discutere la questione, trovando conferma nelle difficoltà dell’unità operativa di Ostetricia, l’unica tra Messina e Patti, legate principalmente alla difficoltà a garantire soprattutto la reperibilità notturna per l’impossibilità di reperire medici da poter destinare al reparto.
Si tratta di una situazione che da decenni vive l’ospedale Cutroni Zodda di Barcellona, se ancora si può definire tale una struttura senza un pronto soccorso e senza reparti di emergenza urgenza. Adesso le difficoltà di una sanità pubblica incapace di dare risposte concrete al diritto alla salute di oltre 150 mila abitanti del comprensorio tra Milazzo e Barcellona si sono spostate all’ospedale Fogliani della città del Capo. E come accaduto a Barcellona negli ultimi dieci anni, è adesso il sindaco Pippo Midili a chiamare al suo fianco i sindaci del comprensorio per sostenere le legittime ragioni della città di Milazzo di preservare quanto è stato trasferito negli anni dal presidio di Barcellona, per non subire l’ennesima beffa in danno ai cittadini, alla faccia delle battaglie di campanili e le decisione della politica sanitaria, che hanno penalizzato entrambe i nosocomi.
Il sindaco Midili annuncia una riunione con tutti i sindaci del comprensorio per venerdì al Comune, senza chiarire se saranno invitati anche quelli del distretto di Barcellona, considerato che il reparto di Ostetricia di Milazzo serve anche quel bacino d’utenza, e contestualmente prepara la richiesta di audizione urgente alla Commissione sanità dell’Ars. “Occorre assumere una posizione forte, condivisa e unitaria per sollecitare un intervento immediato del governo regionale”.
Nella nota dell’ufficio stampa del Comune di Milazzo, il sindaco Midili torna sui lavori di ristrutturazione del pronto soccorso mamertino, già finanziati e non ancora avviati per un contenzioso legate nell’assegnazione dell’appalto. Il primo cittadino, davanti all’impossibilità di allestire un’area di prima assistenza a Milazzo, si dice preoccupato davanti all’ipotesi di uno spostamento del pronto soccorso al Cutroni Zodda di Barcellona. “È chiaro – afferma Midili – che è una scelta che non possiamo accettare”. Potrebbero essere simili alle scelte ben più penalizzanti che la città del Longano ha dovuto accettare nel corso degli ultimi anni e che hanno nei fatti ridotto l’ospedale di Barcellona in un grande poliambulatorio, salve pochi reparti ancora operativi, che però non fanno parte dell’area dell’emergenza-urgenza.