Si è concluso con sentenza di assoluzione per il grave reato di incendio, il procedimento penale svoltosi a carico di S.S., di anni 37 di Falcone.
Il Tribunale di Patti ha assolto l’imputato per il reato di incendio, condannandolo esclusivamente alla pena di mesi 9 di reclusione per il reato di stalking, commesso ai danni dell’ex convivente F.C. e del fratello di lei F.G..
Al Signor S.S., difeso dall’Avv. Rosanna Sofia, si contestavano i gravissimi reati di stalking aggravato, perché commesso in danno di persona in gravidanza e da cui era legato da relazione affettiva; incendio di autoveicolo in uso alla persona offesa e porto abusivo di armi.
I fatti risalgono al 2015, quando, secondo l’impianto accusatorio, a seguito dell’interruzione della relazione con la persona offesa, l’imputato avrebbe reiteratamente rivolto all’indirizzo della stessa e del fratello atti persecutori, consistiti in costanti minacce di morte, innumerevoli sms e telefonate dal tenore ingiurioso e minatorio in diverse ore del giorno e della notte, frasi dal contenuto diffamatorio su facebook e sui muri del campo sportivo di Falcone, nonchè aggressioni verbali e fisiche, cagionando alle persone offese un perdurante stato d’ansia e terrore, aggravato dallo stato di gravidanza della persona offesa, nonché un fondato timore per l’incolumità propria e della minore appena nata e tali da impedire un sereno svolgimento della propria vita familiare, sociale e lavorativa.
Allo stesso imputato, inoltre, si contestava il grave reato di aver appiccato il fuoco alla Fiat in uso alla persona offesa, provocando un incendio che la rendeva del tutto inservibile e che veniva spento solo a seguito dell’intervento dei vigili del fuoco a Oliveri.
L’Ufficio di Procura aveva chiesto la condanna dell’imputato alla pena di due anni e sei mesi di reclusione, ma all’esito di attenta valutazione della copiosa istruttoria dibattimentale, il Tribunale di Patti – dott. Zantedeschi – ha assolto l’imputato per il reato di incendio, per mancanza di prove che potessero rendere il fatto attribuibile all’imputato, condannandolo esclusivamente alla pena contenuta nel minimo edittale di mesi 9 di reclusione, per il reato di stalking, oltre al risarcimento del danno di euro 15.000 in favore di ciascuna delle persone offese.