L’opposizione di centrodestra ha attaccato la giunta del sindaco Calabrò, espressione del centrodestra, per la decisione di approvare la delibera con cui vengono fissate le nuove indennità per gli amministratori di Palazzo Longano.
Per farlo hanno utilizzato i profili social dei rappresentanti cittadini. L’ex deputato regionale Antonio Catalfamo, espressione di Forza Italia, ha scritto: “Stanno oltraggiando una città! Non solo dissesto, ponti chiusi, pronto soccorso chiuso, cartelle pazze. Nemmeno i defunti sono in grado di far riposare in pace, ma nel frattempo di soppiatto SI PREMIANO AUMENTANDOSI LO STIPENDIO! Dimissioni prima di subito!!!!!!!“. Il consigliere di Forza Italia, Tommaso Pino, ha aggiunto: “Lo hanno fatto davvero, si sono aumentati lo stipendio“. La collega di partito, Lidia Pirri, rincara la dose: “La delibera con cui vi siete aumentati l’indennità di carica – scrive rivolta al sindaco – è una ultima mazzata alla nostra Barcellona Pozzo di Gotto, usurpata e maltrattata da una cattiva gestione pubblica. Lei e l’Amministrazione non avete rispetto per i vostri stessi concittadini, ancora una volta dimostrate che per l’indennità di carica passate sulle bare che giacciono nei depositi e sulle famiglie che attendono per avere una degna sepoltura a causa della vostra incapacità di risolvere il problema”.
La consigliera Melangela Scolaro commenta: “Dal dissesto all’aumento delle indennità è un attimo! Incredibile. Dopo appena qualche giorno dalla conferenza stampa in cui l’amministrazione comunale di Pinuccio Calabrò annuncia il dissesto ed un buco di milioni di euro, la stessa amministrazione comunale di Pinuccio Calabrò si aumenta le indennità. Senza pudore“. Sulla stessa posizione è anche la consigliera Ilenia Torre: “Con un tempismo che sa di commedia dell’assurdo – ovvero dopo soli 3 giorni dall’annuncio (in conferenza stampa) da parte dell’Amministrazione della situazione economica disastrosa in cui versa l’Ente – il Sindaco e gli Assessori adeguano le loro indennità di carica. Immagino che sentiremo dire che “Paga la Regione”. Quella stessa Regione a cui i soldi potrebbero essere chiesti per altro (per esempio per integrare i servizi a favore della disabilità o per garantire servizi più efficienti in qualunque altro ambito)!!! Sembra uno scherzo… ma non lo è. Oltre ogni limite!”

La Giunta comunale: “Sono somme destinate dalla Regione solo per questo scopo: senza la nostra richiesta sarebbero stati assegnati ad altri Comuni”
La Giunta comunale ed il sindaco Pinuccio Calabrò, sempre attraverso i social, hanno esposto la loro posizione, provando a confutare le accusa dell’opposizione del centrodestra. L’aspetto che gli assessori sottolineano è che i costi sono tutti a carico della Regione, che ha finanziato l’adeguamento delle indennità degli amministratori siciliani attraverso uno specifico decreto del marzo scorso. Chiariscono inoltre che, nell’eventualità che l’ente regionale non dovesse coprire l’intero aumento, gli amministratori rinuncerebbero alle somme eventualmente non finanziate dalla Regione.
In merito alla delibera n°126 del 31 maggio relativa all’adeguamento delle indennità, l’amministrazione precisa quanto segue:
1-L’adeguamento delle indennità è previsto dalla legge e per la prima volta è a totale carico della Regione Siciliana. Non ci sarà pertanto alcuna spesa in più per il Comune di Barcellona Pozzo di Gotto.
2-Qualora l’amministrazione dovesse rifiutare l’adeguamento delle indennità le somme sarebbero destinate ad assessori e sindaci di altri Comuni siciliani.
3- Anche con l’adeguamento le indennità della giunta sarebbero comunque inferiori a quelle percepite dalle amministrazioni Collica e Materia
4- La giunta manterrà la decurtazione delle indennità del 15% su base volontaria come fatto sin dall’insediamento
5-L’amministrazione non prenderà un euro in più rispetto all’adeguamento previsto a carico della Regione
6-La delibera è stata esitata il 31 maggio per rispettare i termini indicati dalla Regione sull’accesso alle risorse.
Quanto sopra esposto per fare chiarezza sulle calunnie e le bugie da parte di quanti consapevolmente tentano di distrarre l’attenzione sulle reali responsabilità della crisi e che si sono accumulate nel corso degli anni scorsi e non sono certamente nate a fine gennaio quando finalmente chi remava contro la sua stessa amministrazione e gli interessi della comunità è stato estromesso.