Il presidente del consiglio comunale Angelo Paride Pino, dopo la pubblicazione della nota di solidarietà di Forza Italia in merito al suo accesso confronto in aula con la consigliera Lidia Pirri, ha voluto replicare per esprimere la sua posizione rispetto a quanto accaduto.
“Non nascondo il fatto – afferma Pino – che, trascinato dal dovere di ristabilire l’ordine d’aula a fronte delle incontenibili ed inconferenti esternazioni della Consigliera, in quell’occasione ho invocato l’applicazione di un rimedio – l’espulsione – non previsto dal Regolamento, incorrendo in un evidente quanto banale equivoco lessicale (censura/espulsione), ma mi pare evidente che da qui a parlare di compressione della libertà di espressione ne corra parecchio. Questa irrituale dialettica a distanza m’induce tuttavia ad osservare e far rilevare come un atteggiamento di palese conflittualità nei miei confronti da parte di quel gruppo consiliare e di taluni suoi componenti, che si colloca al limite dell’ostilità personale e che deborda dai canoni di un confronto politico ordinario – il quale indubbiamente in certi momenti e su taluni temi può anche essere acceso e veemente ma sempre mantenendosi rispettoso dei ruoli istituzionali ricoperti – si evidenzi con chiarezza dal momento in cui il mio percorso politico personale mi ha condotto a lasciare Forza Italia”.
“E’ un atteggiamento – continua il presidente – che si manifesta con il mancato rispetto dei tempi della discussione in aula anche a fronte degli inviti a concludere, con l’alzare il tono della voce per soverchiare quella del presidente, con continue contestazioni: sono sufficienti le registrazioni delle sedute d’aula a riferire. Nessun altro Gruppo o Consigliere assume quegli atteggiamenti. Un apprezzamento, anzi, in quest’occasione rivolgo indistintamente a tutti gli altri Gruppi Consiliari che in ogni momento – anche in quelli di maggior tensione – hanno sempre saputo interpretare il proprio ruolo nel rispetto dei ruoli e della sacralità dei luoghi. E’ dovere del presidente – ruolo che mi onoro di ricoprire – di assicurare il regolare andamento della discussione e dei lavori del civico consesso e questa funzione mi sforzo di esercitare col massimo di equilibrio e nel rispetto della disciplina regolamentare, consapevole di rappresentare il Consiglio Comunale in quanto tale e non taluna delle Forze Politiche”.
“Non ci sono per me – conclude Pino – una maggioranza ed una minoranza, ma soltanto Forze Politiche, Gruppi Consiliari che alimentano il dibattito con pari prerogative, diritti e dignità. E dunque mio auspicio che tutti siano pronti ad abbassare i toni, a ripudiare l’attacco personale, a rispettare il Regolamento di funzionamento del Consiglio e a ricondurre la dialettica politica nell’alveo di un confronto corretto sui temi evitando di scivolare in becere quanto inutili polemiche, e ciò per il rispetto che dobbiamo – tutti indistintamente, me per primo – al ruolo che ricopriamo e al mandato a rappresentarli con dignità e saggezza che con il loro voto i cittadini ci hanno conferito. Se ciò non bastasse, sono sempre pronto a comprovare “presso i preposti uffici” la “liceità o meno della (mia) gestione dei lavori d’aula”, confortato dall’oggettiva ed inequivoca rappresentazione della realtà che le registrazioni video delle sedute d’aula – proprio loro – possono consegnare alle mie argomentazioni”.