Nel trentunesimo anniversario della strage di Capaci, gli alunni della scuola d’infanzia, primaria e secondaria di primo grado dei plessi di Tonnarella hanno preso parte ad una marcia della legalità per le vie del borgo marinaro di Furnari.
L’iniziativa, intitolata “Coltiviamo la legalità“, è stata organizzata dall’I.C Novara di Sicilia, diretto dalla dirigente Concetta Carnabuci, istituto comprensivo da cui dipendono i plessi di Tonnarella, nella giornata delle vittime di tutte le mafie, che viene celebrata nel giorno in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie e tre uomini della sua scorta.
Dopo l’intonazione dell’inno d’Italia di Goffredo Mameli e l’esecuzione con la pianola da parte di un alunno della scuola secondaria, i ragazzi, a partire dalle 10, hanno attraversato in corteo con striscioni e cartelloni via Palermo, piazza del Pescatore, via Camparia, via Prestipaolo raggiungendo il lungomare di Tonnarella.
Alla marcia per le vie del paese erano presenti il sindaco di Furnari Felice Germanò, l’assessore Natascia Il Grande, l’assessore alla cultura Paola Belardo, la presidente del consiglio Concetta Santangelo, la presidente dell’Arci Furnari Alessia Calabrò, il parroco di Furnari, padre Gianluca D’Amico, e il comandante della stazione di Furnari, il maresciallo Giovanni Catanzaro.
All’arrivo al parco Quasimodo gli alunni hanno recitato poesie e canti ispirati al tema della legalità. In particolare, i ragazzi della secondaria di primo grado hanno voluto raccontare la storia di tre donne vittime di mafia, Rita Atria, Graziella Campagna e Lia Pipitone. La manifestazione si è conclusa con la piantumazione di due alberi, simbolo della legalità, donati dalle aziende vivaistiche di Salvatore Scilipoti e di Francesco Imbesi e con gli interventi dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale e dell’associazione Arci Furnari.




