Il pronto soccorso Covid del Cutroni Zodda sarà chiuso dal 20 marzo ed il personale medico sarà assegnato al presidio di Milazzo

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La riunione convocata dall’Asp Messina, con i responsabili dei presidi di Barcellona e Milazzo e con il dirigente unico dei pronto soccorso dei due nosocomi, ha ratificato la decisione di chiudere definitivamente il pronto soccorso Covid del Cutroni Zodda, senza però indicare i tempi per la riapertura come punto di prima assistenza ordinario, in base a quanto previsto dalla rete ospedaliera regiaonale. Non era presente la direttrice sanitaria di Barcellona Felicia Laquidara.

Nella more che vengano creati i presupposti per l’annunciata realizzazione dell’ospedale di base anche a Barcellona Pozzo di Gotto (come riferito dai componenti della commissione alla salute dell’Ars nei giorni scorsi), è stata disposta la chiusura del pronto soccorso del Cutroni Zodda e il contestuale trasferimento a Milazzo dei medici in servizio a Barcellona, per potenziare il servizio agli utenti. Il personale paramedico sarà invece riassegnato ai pochi reparti attualmente operativi presso il nosocomio barcellonese. I casi di sospetto Covid saranno accolti direttamente dall’unità di malattie infettive di Barcellona, che valuterà le condizioni del paziente, disponendone l’eventuale ricovero nella stessa struttura o in altro presidio. Per quelli che si presenteranno al pronto soccorso di Milazzo saranno valutati dal personale del presidio mamertino ed eventualmente trasferiti a Barcellona o in altra struttura ospedaliera.

Dopo questa notizia, che non indica i tempi di riapertura del pronto soccorso barcellonese (anche di fatto non più operativo da mesi con il servizio espletato solo nelle ore diurne), si attendono adesso i commenti e le reazioni del comitato per la tutela dell’ospedale di Barcellona e dei sindacati di categoria, con la Fials che ha già annunciato una grande mobilitazione per avere certezze sul futuro della sanità a Barcellona Pozzo di Gotto.

“Adesso credo che sia chiaro a tutti – commenta Paolo Calabrò, già responsabile del pronto soccorso di Barcellona – perché non hanno voluto che io partecipassi all’incontro in commissione sanità. Il tempo mette sempre le cose al proprio posto. Dico semplicemente che più di uno in questa assurda storia dovrebbe vergognarsi. Mi auguro che ci sia modo e tempo di tornare sull’argomento.”