Falcone: abuso e omissione d’atti d’ufficio, assolti “perchè il fatto non sussiste”

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Il rivestimento di Piazza Principe Romeo di Falcone nel mirino degli inquirenti, ma adesso il caso è chiuso: i lavori sono stati fatti secondo legge

Sono l’ing. Natale Mancuso n.q. di responsabile dell’area tecnica del Comune di Falcone all’epoca dei fatti, difeso dall’avv. Tindaro Grasso, e Alessandro Antonina, rappresentante legale di una nota impresa di Oliveri, difesa dall’avv. Rosanna Sofia ad essere stati assolti dalla Corte di Appello di Messina, “perchè il fatto non sussiste”.

La corte di Appello di Messina composta dai magistrati Alfredo Sicuro (presidente), Lino Luana e De Rosea ha confermato la sentenza di assoluzione con formula piena emessa dal Tribunale di Patti, accogliendo le tesi difensive di infondatezza dell’impugnazione ad opera della parte civile Marchese Giuseppe e dal PM.

L’accusa, infatti, continuava a sostenere la presenza di accordi “sottobanco” tra l’Alessandro e il Mancuso per l’ affidamento della procedura relativa alla fornitura di pavimentazione per il rivestimento della piazza Principe Romeo di Falcone. A seguito dell’esposto del signor Marchese Giuseppe sono stati contestati all’ing. Mancuso e alla signora Alessandro i reati di abuso d’ufficio e omissione d’atti d’ufficio, perché in violazione del bando avrebbero concertato una variante nella dimensione della mattonella da fornire per come prevista nel bando di gara, procurando un ingiusto vantaggio alla Pica srl..

Il Marchese, che aveva chiesto la condanna degli imputati al risarcimento del danno, è stato anche condannato al pagamento delle spese processuali.