Il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Sebastiano Miano, è stato eletto per la carica di vice presidente del Consiglio Comunale, lasciata libera del collega di partito Carmelino Giunta.
Nella votazione finale, il nuovo vice presidente ha ottenuto 8 voti, con altrettante schede bianche (quelle della nuova minoranza presente in aula), una scheda nulla ed un voto per il presidente Angelo Paride Pino.
La scelta di Miano è arrivata dopo una fase in cui i consiglieri comunali che sostengono la giunta Calabrò hanno proposto di affidare l’incarico ad un esponente dell’opposizione consiliare. La proposta però non è stata accolta, ma nonostante ciò alla conclusione della prima votazione era risultato eletto il capogruppo di Città Aperta Antonio Mamì. Lo stesso Mamì ha preso la parola rinunciando all’incarico con una motivazione che fa riferimento all’inizio del mandato: “Nella prima seduta consiliare – ha ricordato Mamì – avevamo proposto di affidare alla minoranza uscita dalla urne il ruolo di vice presidente, ma dalla maggioranza del tempo la risposta è stata negativa. L’attuale proposta risulta quindi tardiva, in un momento in cui la nuova maggioranza è in evidente difficoltà. Non vogliamo dare l’impressione a nessuno di poter diventare una stampella dell’attuale amministrazione. Continueremo a svolgere il ruolo di opposizione vigile e responsabile sulle proposte che ci saranno presentate in consiglio, nel rispetto del mandato dei nostri elettori”.
La posizione di Città Aperta è stata ribadita anche del consigliere David Bongiovanni del Partito Democratico e della consigliere Melangela Scolaro del gruppo misto e Ilenia Torre del gruppo Barcellona in Comune. Dai banchi dei consiglieri di Forza Italia, ormai all’opposizione, attraverso gli interventi di Lidia Pirri e Carmelo Pino, è stata criticata la scelta della maggioranza di proporre la carica di vice presidente all’opposizione.
Dopo il voto del nuovo vice presidente, lo stesso gruppo di Forza Italia ha proposto l’estrapolazione del punto 6 all’ordine del giorno, relativo alla gestione del teatro, ma dopo il voto favorevole dell’aula, è caduto il numero legale e la seduta è stata aggiornata a domani, senza la votazione dei debiti fuori bilanci inseriti all’ordine del giorno.