Barcellona, rifiuti di ogni genere davanti all’ingresso di una ditta nella zona artigianale: “Se continua così saremo costretti a chiudere”

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L’emergenza rifiuti, che da alcune settimane attanaglia la città del Longano e divisi comuni della costa tirrenica e nebroidea, sta provocando ulteriori disagi creati dal proliferare di micro discariche a cielo aperto.

Il titolare della ditta Maimone, con sede nell’area artigianale di Sant’Andrea, ha contattato la redazione, esasperato dalla presenza di un cumulo di rifiuti a pochi passi dall’ingresso dell’officina. “Stiamo pensando di chiudere fino a quando non saranno eliminati i rifiuti che la gente continua a gettare fino a stamattina, con un olezzo nauseabondo che ha invaso le nostra sede. Abbiamo difficoltà con i clienti e per gli operai è diventato un problema poter continuare a lavorare senza sentirsi male. La presenza di alcuni cassoni, sistemati a pochi passi dall’ingresso, per raccogliere i fanghi dell’alluvione del 3 dicembre scorso, ha spinto molti cittadini nei giorni scorsi ad utilizzarli per scaricare ogni genere di rifiuto”.

Alla base di tutto ci sarebbe un’errata interpretazione della comunicazione da parte del Comune che da martedì aveva invitato i cittadini serviti dalle isole ecologiche (attualmente fuori servizio) a smaltire l’umido in un cassone posizionato all’esterno del centro comunale di racconta, che si trova a pochi passi dalla ditta. Il problema è che il cassone predisposto dalla Dusty per questo servizio era stato posizionato solo in un determinato periodo di tempo, con la conseguenza che molti cittadini hanno pensato erroneamente di poter lasciare le buste di ogni genere di rifiuti nei tre cassoni posizionati poco distante alla CCR, ma proprio avanti all’ingresso della ditta. Con il passare dei giorni, il rifiuto umido ha iniziato a produrre un’olezzo che adesso rende impossibile la permanenza nella zona. Il titolare della ditta Maimone chiede un intervento del Comune o delle ditta per bonificare l’area trasformata in micro discarica.