Hanno voluto esserci ed hanno voluto dire la propria opinione, ponendo anche domande specifiche sul tema del convegno: “Bullismo? No Grazie”. I ragazzi dei plessi di Terme, Vigliatore, Falcone e Oliveri dell’Istituto Comprensivo di Terme Vigliatore, diretto dalla professoressa Enrica Marano, che, grazie anche ai genitori dei comuni di Oliveri e Falcone, sono arrivati numerosi nella sala dell’aula magna del plesso di Terme centro.
La professoressa Annamaria Mirabile e l’insegnante Jonita Ferrara, responsabili del progetto “Continuità e orientamento”, che hanno organizzato la manifestazione grazie anche all’adesione data dal Rotary e Rotaract di Barcellona, si son dette molto contente dell’esito, non solo per la qualità offerta alla sala da chi si è alternato al microfono, ma anche per la partecipazione non passiva di quasi 150 alunni presenti che non sono stati solo spettatori ma anche protagonisti. Gli alunni, infatti, sono intervenuto, oltrechè con i propri video e con i propri cartelloni che hanno fatto da cornice alla sala, anche con le domande poste a dimostrazione che il tema è, per loro, di grande interesse.
I relatori, tutti di grande qualità professionalità, hanno potuto così, oltre ad esporre i loro temi in programma, rispondere loro dando i consigli che i ragazzi si aspettavano di sentire. Il convegno, dopo i ringraziamenti a tutti da parte del Dirigente Marano e del presidente del Rotary di Barcellona, ingegnere Michelangelo Ingegneri, ha visto alternarsi ai microfoni, coordinati dal segretario del Rotaract di Barcellona, Giuseppe Recupero: la docente Erina Calvaruso, che ha parlato del significato del bullismo e di come bisogna combatterlo fattivamente; la presidente del Rotaract, l’ architetto ingegnere Patrizia Floramo, che ha trattato il tema molto apprezzato dai ragazzi e cioè il “cyberbulling”, l’attacco cioè continuo, ripetuto, offensivo e sistematico attuato mediante gli strumenti della rete che rappresenta una minaccia vera alla libertà dei ragazzi soprattutto in età adolescenziale. L’attenzione è stata massima anche perché, proprio questa ultima moda è molto pericolosa e va affrontata con serenità e grande collaborazione fra gli stessi ragazzi ma anche parlandone con i genitori e gli insegnanti.
E’ stata, poi, la volta delle psicologhe Nancy Priscoglio e Raffaella Catania che hanno trattato i temi: “come riconoscere le varie forme di bullismo”e “come uscire”, con adeguate strategie, dagli attacchi di bullismo. E’ seguito un dibattito con i ragazzi, che hanno mostrato grande maturità nelle domande poste.
Il messaggio venuto fuori da questo convegno è stato quello di non nascondersi di fronte a fenomeni sempre più frequenti di bullismo, ma di reagire nei modi che stamattina sono stati trasmessi loro. Tutti concordi nell’affermare che i 150 ragazzi presenti oggi, anche attraverso i vari social di cui sono i principali attori, riusciranno a difendersi e ad insegnare ai loro compagni non presenti oggi, per motivi logistici, e a tutti i loro coetanei che il bullismo va combattuto con ogni mezzo, ma soprattutto che è importante parlarne con tutti e mai nascondersi.