O.P.G. “Madia”, la FIMMG: conversione in istituto penitenziario multifunzionale

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Dopo la visita del Ministro della Giustizia Paola Severino, avvenuta lo scorso 19 gennaio, in seguito alla quale il Governo ha ribadito la volontà di trasformare l’O.P.G. “Vittorio Madia” in carcere ordinario, e la proposta del M5S di Barcellona, tra l’altro caldeggiata dallo stesso direttore Nunziante Rosania, di destinare un’ala della struttura alla detenzione dei soggetti socialmente più pericolosi, continuano le attenzioni e le riflessioni sull’esito dell’Istituto.

Il Dott. Antonino Levita, coordinatore nazionale della Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, Settore Speciale di Medicina Penitenziaria, in una lettera inviata ai Deputati Regionali del M5S e alla redazione di 24live, ribadisce la validità dell’ipotesi di una riconversione del “Vittorio Madia” in istituto penitenziario multifunzionale, una soluzione, come fa notare il dott. Levita, ampiamente meditata dalla FIMMG e già più volte sottoposta all’attenzione di rappresentati delle forze politiche del Parlamento regionale e di quello nazionale.

Tale ipotesi è da anni fortemente suggerita anche dagli operatori sanitari che prestano il loro servizio nell’O.P.G e “si basa – scrive il coordinatore nazionale della FIMMG – su un’ analisi ponderata tanto dello specifico contesto penitenziario che della realtà territoriale e deve svilupparsi parallelamente ad una programmata ed attenta dimissione dei pazienti in atto ospitati, mediante la previsione, per tutti loro, di una adeguata sistemazione in risposta ai singoli bisogni invece di scomposti provvedimenti di massa che si sviluppano su estemporanee attività sensazionalistiche finalizzate a produrre più effetti mediatici che adeguate azioni nell’interesse dei detenuti/pazienti. Quindi la scelta di proporre la riconversione della struttura fonda le sue ragioni, come detto, nella valutazione di una messa a profitto di tutte le professionalità acquisite in questo delicato ambito (tutte le figure professionali in atto operanti hanno acquisito un know-how unico e di grande valore, la cui dispersione rappresenterebbe un grave sperpero di risorse umane) ed inoltre tiene conto delle nefaste ricadute economico/occupazionali che la chiusura dell’istituto determinerebbero su un territorio cittadino già ampiamente mortificato anche in questo ambito”.

Una delle tappe del lungo percorso che ha portato la FIMMG a ritenere la proposta dell’istituto multifunzionale come la scelta più adeguata è stata una tavola rotonda, cui è seguito anche un sit-in, svoltasi nel marzo del 2010 e promossa dalle organizzazioni sindacali rappresentative dei professionisti operanti nell’istituto barcellonese. La SAPPE, OSAPP, UIL PA, UGL, FINEMG-AMAPI E CNPP, in tali occasioni avevano chiesto a diverse autorità ministeriali competenti l’istituzione di reparti interamente sanitarizzati, destinati ai soggetti prosciolti sottoposti a misura di sicurezza, e la trasformazione dell’istituto barcellonese in struttura sanitaria a carattere polifunzionale in risposta alla sempre maggiore carenza d’organico, anche nella Polizia Penitenziaria, e alla presenza di detenuti dai profili complessi e variegati sotto diversi punti di vista. La riconversione della struttura barcellonese in Istituto penitenziario ordinario con regime detentivo diversificato in custodia attenuata o per detenuti di patologia neuropsichiatriche o internistiche, tra l’altro è stata proposta dal Settore Speciale della FIMMG anche nell’aprile del 2012 al Governatore della Regione, con funzione di alleggerimento delle altre strutture penitenziarie di Messina e regionali, sottolineando inoltre l’idoneità strutturale del Madia ad ospitare i soggetti “più problematici”.

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