Rinvio a giudizio per gli indagati del “sacco edilizio” di Fiumedinisi

- Cronaca

La Procura di Messina ha chiesto 18 rinvii a giudizio per l’inchiesta del “sacco edilizio” di Fiumedinisi, scattata lo scorso giugno. Il provvedimento riguarda il deputato regionale ed ex sindaco di Fiumedinisi, Cateno De Luca, il fratello Tindaro e altri funzionari del comune e membri del Consiglio Comunale della cittadina montana. De Luca è accusato di abuso d’ufficio, tentata concussione e falso. L’inchiesta riguarda in particolare la costruzione di un albergo con annesso centro benessere della società “Dioniso srl”, l’edificazione di 16 villette da parte della cooperativa “Mabel”, e la realizzazione di muri di contenimento del torrente Fiumedinisi. Le opere, rientranti in un piano di riqualificazione urbanistica, avrebbero in realtà, attraverso il consenso dei numerosi complici, favorito l’ex sindaco e i suoi familiari.