Si è conclusa ieri pomeriggio l’operazione “Postacelere”, condotta dai carabinieri della Compagnia di Taormina, che ha portato all’arresto dell’ex direttore della sede centrale dell’Ufficio Postale di Giardini Naxos, Marcello Intelisano, di anni 55, accusato di peculato e simulazione di reato. Secondo quanto è emerso dalle indagini, l’Intelisano, avrebbe infatti sottratto dalle casse dell’Ufficio Postale oltre 190.000 euro e giustificato gli ammanchi sostenendo di essere stato vittima di estorsione.
Le indagini sono scattate il 22 aprile del 2011, quando l’imputato, all’epoca ancora direttore della sede centrale dell’Ufficio Postale di Giardini Naxos, si era presentato presso la locale stazione dei Carabinieri dicendo di essere stato costretto, dietro minacce, a consegnare a persone sconosciute una somma complessiva di 160.000 euro, sottratta, nel corso di alcuni mesi, all’Ufficio Postale da lui diretto.
La versione, per diversi motivi, non aveva convinto il Comandante della Stazione dei Carabinieri nel quale era nato il sospetto che a beneficiare della somma, indebitamente sottratta, fosse stato proprio l’Intelisano. Infatti, secondo quanto denunciato dall’ex direttore, nonostante fosse stato più volte bloccato dai malviventi, incappucciati ed armati, mentre percorreva la strada di ritorno verso casa, non era mai riuscito a fornire alcun dettaglio utile agli investigatori; inoltre, nonostante gli atti intimidatori si fossero ripetuti più volte, non aveva mai informato i Carabinieri dell’accaduto.
Quasi contemporaneamente, nei primi giorni del mese di aprile 2011, la Direzione Provinciale di Messina di Poste Italiane, da cui dipende l’agenzia di Giardini Naxos, in seguito allo sforamento del limite massimo di 75.000 euro nella giacenza di sicurezza della cassaforte, aveva avanzato una richiesta di chiarimenti, culminati in richiami e in verifiche. Dalle revisioni dei conti è emerso un ammanco di cassa complessivo pari a 165.000 euro, cui si aggiungeva un ulteriore ammanco di carte valori per oltre 32.000 euro. Risultava sempre più evidente come la denuncia presentata dall’ex direttore fosse un tentativo volto a dissimulare l’appropriazione indebita dei consistenti quantitativi di denaro.
Così, i Carabinieri, coordinati dal Sostituito Procuratore della Repubblica di Messina, dott. Fabrizio Monaco, hanno avviato un’articolata indagine, protrattasi per circa 10 mesi, che si è conclusa appunto con l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare da parte del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale peloritano, dott. Giovanni De Marco. Nel corso delle indagini, tra l’altro, è stato rinvenuto un libretto postale aperto nel luglio del 2008, proprio presso l’ufficio postale di Giardini Naxos a nome di due parenti dell’Intelisano su cui era stata depositata la somma di 22.724 euro, mentre accertamenti patrimoniali e di movimenti bancari hanno rilevato che, sempre nel mese di luglio 2008, alcuni suoi congiunti avevano acquisito, dietro il pagamento di 20.000 euro in contanti, il 95% delle quote di gestione di un noto albergo di Castelmola, che, peraltro, aveva contratto debiti per l’ammontare di circa 80.000 euro. Marcello Intelisano si trova ora agli arresti domiciliari, presso la propria abitazione di Castelmola come disposto nell’ordinanza notificatagli nel pomeriggio di eri dai Carabinieri della Stazione di Giardini Naxos.